giovedì 30 ottobre 2008

IL PRIMO CIAK CINETERMOGRAFICO.

La prima proiezione "cinetermografata" della stagione si terrà allo Spazio Oberdan martedì 4 novembre alle 21. Il film proiettato sarà Fame Chimica

Qui di seguito il comunicato che verrà distribuito agli spettatori, che potranno decidere se partecipare o meno alla ricerca. 

Caro Spettatore,

questa sera la sala dello Spazio Oberdan ospiterà non solo una proiezione, ma anche una ricerca scientifica. Niente paura: tu puoi goderti il film come sempre, ma hai in più la possibilità di contribuire ad un innovativo studio sul cinema.


Chi siamo?

Un gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Milano.


In cosa consiste l'esperimento?


Per te, in nulla: devi solo sederti e goderti lo spettacolo. Una parte del pubblico verrà ripresa da una termocamera, una speciale telecamera che registra la temperatura degli oggetti osservati: anche al buio, dunque, possiamo “vedere” le persone come macchie di calore. Essere ripresi non comporta nessun tipo di fastidio durante la proiezione, nessun pericolo per la salute (vale anche per i portatori di bypass o di altri dispositivi elettromagnetici interni), e nemmeno l'eventualità di essere riconosciuti. Questa è un'immagine ottenuta dalla nostra termocamera.


Cosa speriamo di ottenere?

E' noto che esiste un legame diretto tra la temperatura di una persona e il suo stato d'animo: per questo abbiamo pensato di applicare questa tecnica in un luogo ricco d'emozioni come il cinema. Forse in futuro grazie a questa ricerca apparirà più chiaro il rapporto tra un film e l'emozione di chi lo guarda.


Dove finiscono i risultati?

Puoi saperlo in ogni momento: per seguire lo stato di avanzamento della ricerca puoi visitare il blog www.cinetermografia.blogspot.com, unirti al gruppo di discussione "cinetermografia" su Facebook o richiedere informazioni alle associazioni organizzatrici.


C'è da firmare qualcosa?

Sì. Abbiamo predisposto un'area della sala a questa ricerca. Per dare il tuo consenso, compila la liberatoria allegata e siediti su una poltrona contrassegnata con il bollino colorato.


Grazie per l'attenzione, e buona visione.


PS. I commenti non funzionavano, ora funzionano. 

DUBBI E RISPOSTE.

Alla conferenza stampa uno studente di giornalismo dell'Università Cattolica ha detto che la Cinetermografia gli fa paura, che secondo lui si va a indagare su cose troppo intime delle persone.

Abbiamo avuto poco tempo, e forse gli scopi della ricerca non sono stati spiegati come dovevano. Innanzitutto, cosa otterremo con la Cinetermografia? In pratica, dei grafici della temperatura del pubblico durante la proiezione del film. Questi grafici, siccome è stato dimostrato che la temperatura di una persona è direttamente legata al suo stato emotivo, potrebbero essere considerati dei grafici oggettivi dell'emozione di chi guarda un film.

Cosa si può capire studiando questi grafici? 
Bisogna premettere che la ricerca si svolgerà in collaborazione con Cinema Senza Barriere, un'associazione che promuove lo scambio culturale tra persone normodotate, non vedenti e non udenti. Avremo quindi un pubblico misto, in cui gli spettatori fruiscono il film in modo diverso: i non udenti avranno a disposizione dei sottotitoli in cui oltre alle battute del film vengono riportate delle descrizioni delle musiche e del tono di voce degli attori; i non vedenti avranno delle cuffie in cui uno speaker narra quello che si vede sullo schermo. 

La prima cosa che ci interessa capire è se ci sono differenze tra le emozioni di chi fruisce il film in modi così diversi. E, eventualmente, permettere di migliorare i dispositivi che vengono messi a disposizione dei non vedenti e dei non udenti.

Un altro aspetto che ci incuriosisce è la relazione tra la struttura del film e l'emozione del pubblico: ovvero, come si crea un'emozione.
In questo caso, non studieremo le emozioni di singole persone, o di gruppi di spettatori, ma di tutte le persone che parteciperanno alla ricerca. Insomma, avremo un dato medio dell'emozione del pubblico, qualcosa che quindi non va a invadere la privacy di nessuno.

Abbiamo un'ultima considerazione da fare: pensiamo che nessuno avrebbe avuto obiezioni se la ricerca fosse stata svolta semplicemente intervistando gli spettatori dopo la visione del film, chiedendogli quando e perché si sono emozionati. L'unica differenza con quello che faremo è l'obiettività dei dati che avremo a disposizione. E' forse l'obiettività che spaventa? Può darsi. Ma la ricerca sarà a partecipazione libera, e le persone che non vorranno partecipare non saranno nemmeno riprese dalla termocamera (che, tra l'altro, non permette di riconoscere un viso, ma solo di avere dei dati di temperatura). 

Crediamo di aver detto tutto. Ma se qualcuno ha qualche domanda da farci, siamo qui. Il blog è ad accesso libero e tutti possono intervenire. 

domenica 26 ottobre 2008

SI COMINCIA.















Giovedì 30 ottobre alle 11.30 allo Spazio Oberdan (via Vittorio Veneto 2, Milano), ci sarà la conferenza stampa in cui verrà presentata la Cinetermografia. Con video cinetermografico in tempo reale, ma senza buffet a seguire.