mercoledì 17 dicembre 2008

PRANZO DI FERRAGOSTO.

Dopo un'iniziale fase di assestamento del metodo di ricerca, finalmente i primi dati cinetermografici sono disponibili. Quello che vedete sopra non è il grafico di un terremoto, bensì quello delle variazioni di temperatura del pubblico (attenzione: non il grafico della temperatura, che di per sé non ha grande utilità, ma quello delle sue variazioni) durante la proiezione del Pranzo di ferragosto del 9 dicembre. Il grafico ricopre un periodo di circa un'ora, dalle 21:16:10 alle 22:16:31 (il film era breve), ed è già "depurato" dalle variazioni dovute al "rumore di fondo" degli strumenti di registrazione (ovvero la nostra termocamera) e ai movimenti bruschi degli spettatori. Presto scopriremo anche in quali punti della pellicola abbiamo registrato i picchi più interessanti.
Nel frattempo, buon natale!

mercoledì 26 novembre 2008

UNA QUESTIONE TECNICA.

Come abbiamo già detto, la Cinetermografia è un'applicazione della termografia. E la termografia non è altro che la registrazione, attraverso una telecamera, della temperatura di ciò che si osserva. Sembra tutto molto semplice, quindi. In realtà, i problemi nascono quando c'è la necessità di applicare la termografia a dei soggetti in movimento, e in particolare a degli esseri viventi, che per loro natura sono soggetti parecchio imprevedibili.
Per ottenere dei grafici termografici (scusate il gioco di parole) bisogna poter registrare l'evoluzione termica di un punto (o di un'area) nel tempo. Se quel punto (area) è fermo, monitorarlo è facile. Ma quando quel punto si muove, ecco che iniziano i problemi: bisogna riuscire a "seguirlo".
Seguire un punto è un po' come seguire una persona. Se la persona è da sola, è facile. Una persona in mezzo a una folla, invece, si confonderà con le persone vicine. E, alla fine, ci si potrebbe accorgere di aver pedinato la persona sbagliata. Bisognerà dare a quella persona una bandierina, un po' come fanno le comitive di turisti. Nel caso della termografia, la "bandierina" è la differenza di temperatura tra un punto e quelli vicini. Seguendo queste differenze (che in realtà non sono semplicemente tra un punto e quelli che lo circondano, ma anche tra quelli che lo circondano e quelli che circondano quelli che lo circondano e così via, pensate ai cerchi di una cipolla), alla fine ci si ritroverà tra le mani il punto interessato. E sarà fatta.
Per un'area, la questione è ovviamente più complessa. Ma i principi di fondo sono gli stessi.
Dovete sapere che non esiste un software in grado di fare una cosa del genere, in termografia. O meglio, non esisteva: ora è in fase di produzione presso la Facoltà di Scienze Informatiche. Quindi presto potrete vedere i grafici delle vostre temperature, se avete partecipato alle proiezioni.
Ah, la prossima sarà martedì 9 dicembre alle 21.00. Il film proiettato (che a me è piaciuto molto, ndT), sarà Il pranzo di ferragosto.
Ci vediamo allo Spazio Oberdan!

venerdì 7 novembre 2008

LA PRIMA VOLTA.

La prima proiezione cinetermografata è stata interessante per un bel po' di motivi. E, ci è parso, non solo per noi. Il pubblico è stato entusiasta di partecipare all'esperimento, e in molti ci hanno fatto domande: cosa possiamo ottenere, come faremo a ottenerlo, possiamo davvero vedere l'emozione delle persone? Chi lo sa: in un esperimento come questo tutto comincia dalla curiosità, poi man mano si cerca di risolvere i vari problemi che si incontrano per la strada. Ora siamo in questa fase, stiamo cercando di migliorare la Cinetermografia per riuscire a ottenere dei dati davvero significativi. Un software ad hoc è in fase di sviluppo presso la Facoltà di Scienze Informatiche: ci permetterà di seguire i movimenti dei volti, di analizzarli singolarmente e di ottenere le medie di ogni area considerata. E poi ci sono i semplici accorgimenti pratici: probabilmente durante la prossima proiezione (presto pubblicheremo il calendario completo) la termocamera non sarà più posizionata a lato dello schermo ma a metà sala, per avere una visione più dettagliata degli spettatori.

Una cosa che forse non ha molto a che fare con la Cinetermografia, ma ci ha fatto molto piacere, è stata la chiacchierata fatta fuori dal cinema con alcuni non vedenti che erano tra il pubblico. Abbiamo cominciato parlando della nostra ricerca, poi siamo passati a discutere del commento audio che gli viene fornito in cuffia. Abbiamo trovato le loro osservazioni molto interessanti: "Il narratore", dicevano, "si preoccupa di fornire una descrizione dettagliata di quello che si vede sullo schermo, ma per noi non è così interessante. Ci vorrebbe una narrazione più essenziale, che cercasse di rendere, con poche parole significative, il senso di quello che viene mostrato". Un bell'esempio è stato quello di una scena in cui la telecamera scendeva attraverso un palazzo, attraversandolo in tutti i suoi piani. Il commento descriveva questa scena in modo piatto, mentre un'idea migliore, abbiamo pensato, poteva essere quella di raccontare in modo meno didascalico la scena. Una voce che dice: "Settimo piano. Sesto piano. Quinto piano..." e così via, forse avrebbe descritto meglio quello che il regista voleva dire con quella discesa verso il piano terra.

Insomma, l'esperienza della Cinetermografia si è rivelata un'interessante novità per chi ha visto il film, ma anche per noi.

lunedì 3 novembre 2008

LA CINETERMOGRAFIA ALLA RADIO.

















Domani, una breve, anzi fulminea, intervista sulla Cinetermografia su Radio24, durante la trasmissione "Essere e benessere". Verso mezzogiorno. E alle 21 la prima proiezione cinetermografata allo Spazio Oberdan, con un nostro breve ma non fulmineo intervento a precedere.

giovedì 30 ottobre 2008

IL PRIMO CIAK CINETERMOGRAFICO.

La prima proiezione "cinetermografata" della stagione si terrà allo Spazio Oberdan martedì 4 novembre alle 21. Il film proiettato sarà Fame Chimica

Qui di seguito il comunicato che verrà distribuito agli spettatori, che potranno decidere se partecipare o meno alla ricerca. 

Caro Spettatore,

questa sera la sala dello Spazio Oberdan ospiterà non solo una proiezione, ma anche una ricerca scientifica. Niente paura: tu puoi goderti il film come sempre, ma hai in più la possibilità di contribuire ad un innovativo studio sul cinema.


Chi siamo?

Un gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Milano.


In cosa consiste l'esperimento?


Per te, in nulla: devi solo sederti e goderti lo spettacolo. Una parte del pubblico verrà ripresa da una termocamera, una speciale telecamera che registra la temperatura degli oggetti osservati: anche al buio, dunque, possiamo “vedere” le persone come macchie di calore. Essere ripresi non comporta nessun tipo di fastidio durante la proiezione, nessun pericolo per la salute (vale anche per i portatori di bypass o di altri dispositivi elettromagnetici interni), e nemmeno l'eventualità di essere riconosciuti. Questa è un'immagine ottenuta dalla nostra termocamera.


Cosa speriamo di ottenere?

E' noto che esiste un legame diretto tra la temperatura di una persona e il suo stato d'animo: per questo abbiamo pensato di applicare questa tecnica in un luogo ricco d'emozioni come il cinema. Forse in futuro grazie a questa ricerca apparirà più chiaro il rapporto tra un film e l'emozione di chi lo guarda.


Dove finiscono i risultati?

Puoi saperlo in ogni momento: per seguire lo stato di avanzamento della ricerca puoi visitare il blog www.cinetermografia.blogspot.com, unirti al gruppo di discussione "cinetermografia" su Facebook o richiedere informazioni alle associazioni organizzatrici.


C'è da firmare qualcosa?

Sì. Abbiamo predisposto un'area della sala a questa ricerca. Per dare il tuo consenso, compila la liberatoria allegata e siediti su una poltrona contrassegnata con il bollino colorato.


Grazie per l'attenzione, e buona visione.


PS. I commenti non funzionavano, ora funzionano. 

DUBBI E RISPOSTE.

Alla conferenza stampa uno studente di giornalismo dell'Università Cattolica ha detto che la Cinetermografia gli fa paura, che secondo lui si va a indagare su cose troppo intime delle persone.

Abbiamo avuto poco tempo, e forse gli scopi della ricerca non sono stati spiegati come dovevano. Innanzitutto, cosa otterremo con la Cinetermografia? In pratica, dei grafici della temperatura del pubblico durante la proiezione del film. Questi grafici, siccome è stato dimostrato che la temperatura di una persona è direttamente legata al suo stato emotivo, potrebbero essere considerati dei grafici oggettivi dell'emozione di chi guarda un film.

Cosa si può capire studiando questi grafici? 
Bisogna premettere che la ricerca si svolgerà in collaborazione con Cinema Senza Barriere, un'associazione che promuove lo scambio culturale tra persone normodotate, non vedenti e non udenti. Avremo quindi un pubblico misto, in cui gli spettatori fruiscono il film in modo diverso: i non udenti avranno a disposizione dei sottotitoli in cui oltre alle battute del film vengono riportate delle descrizioni delle musiche e del tono di voce degli attori; i non vedenti avranno delle cuffie in cui uno speaker narra quello che si vede sullo schermo. 

La prima cosa che ci interessa capire è se ci sono differenze tra le emozioni di chi fruisce il film in modi così diversi. E, eventualmente, permettere di migliorare i dispositivi che vengono messi a disposizione dei non vedenti e dei non udenti.

Un altro aspetto che ci incuriosisce è la relazione tra la struttura del film e l'emozione del pubblico: ovvero, come si crea un'emozione.
In questo caso, non studieremo le emozioni di singole persone, o di gruppi di spettatori, ma di tutte le persone che parteciperanno alla ricerca. Insomma, avremo un dato medio dell'emozione del pubblico, qualcosa che quindi non va a invadere la privacy di nessuno.

Abbiamo un'ultima considerazione da fare: pensiamo che nessuno avrebbe avuto obiezioni se la ricerca fosse stata svolta semplicemente intervistando gli spettatori dopo la visione del film, chiedendogli quando e perché si sono emozionati. L'unica differenza con quello che faremo è l'obiettività dei dati che avremo a disposizione. E' forse l'obiettività che spaventa? Può darsi. Ma la ricerca sarà a partecipazione libera, e le persone che non vorranno partecipare non saranno nemmeno riprese dalla termocamera (che, tra l'altro, non permette di riconoscere un viso, ma solo di avere dei dati di temperatura). 

Crediamo di aver detto tutto. Ma se qualcuno ha qualche domanda da farci, siamo qui. Il blog è ad accesso libero e tutti possono intervenire. 

domenica 26 ottobre 2008

SI COMINCIA.















Giovedì 30 ottobre alle 11.30 allo Spazio Oberdan (via Vittorio Veneto 2, Milano), ci sarà la conferenza stampa in cui verrà presentata la Cinetermografia. Con video cinetermografico in tempo reale, ma senza buffet a seguire.