venerdì 7 novembre 2008

LA PRIMA VOLTA.

La prima proiezione cinetermografata è stata interessante per un bel po' di motivi. E, ci è parso, non solo per noi. Il pubblico è stato entusiasta di partecipare all'esperimento, e in molti ci hanno fatto domande: cosa possiamo ottenere, come faremo a ottenerlo, possiamo davvero vedere l'emozione delle persone? Chi lo sa: in un esperimento come questo tutto comincia dalla curiosità, poi man mano si cerca di risolvere i vari problemi che si incontrano per la strada. Ora siamo in questa fase, stiamo cercando di migliorare la Cinetermografia per riuscire a ottenere dei dati davvero significativi. Un software ad hoc è in fase di sviluppo presso la Facoltà di Scienze Informatiche: ci permetterà di seguire i movimenti dei volti, di analizzarli singolarmente e di ottenere le medie di ogni area considerata. E poi ci sono i semplici accorgimenti pratici: probabilmente durante la prossima proiezione (presto pubblicheremo il calendario completo) la termocamera non sarà più posizionata a lato dello schermo ma a metà sala, per avere una visione più dettagliata degli spettatori.

Una cosa che forse non ha molto a che fare con la Cinetermografia, ma ci ha fatto molto piacere, è stata la chiacchierata fatta fuori dal cinema con alcuni non vedenti che erano tra il pubblico. Abbiamo cominciato parlando della nostra ricerca, poi siamo passati a discutere del commento audio che gli viene fornito in cuffia. Abbiamo trovato le loro osservazioni molto interessanti: "Il narratore", dicevano, "si preoccupa di fornire una descrizione dettagliata di quello che si vede sullo schermo, ma per noi non è così interessante. Ci vorrebbe una narrazione più essenziale, che cercasse di rendere, con poche parole significative, il senso di quello che viene mostrato". Un bell'esempio è stato quello di una scena in cui la telecamera scendeva attraverso un palazzo, attraversandolo in tutti i suoi piani. Il commento descriveva questa scena in modo piatto, mentre un'idea migliore, abbiamo pensato, poteva essere quella di raccontare in modo meno didascalico la scena. Una voce che dice: "Settimo piano. Sesto piano. Quinto piano..." e così via, forse avrebbe descritto meglio quello che il regista voleva dire con quella discesa verso il piano terra.

Insomma, l'esperienza della Cinetermografia si è rivelata un'interessante novità per chi ha visto il film, ma anche per noi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Pubblicherete le foto anche qui?

(R4)

Anonimo ha detto...

sì, anzi tra poco pubblicheremo il primo video, la termografia del pubblico di Fantozzi.

Anonimo ha detto...

(thomas)